Davvero una dieta della fertilità può migliorare le tue probabilità di rimanere incinta? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Con l’aumento spropositato dei tassi di infertilità, ormai è sempre più comune decidere di affidarsi anche a diete in grado di aumentare le possibilità di fecondare, anche con regimi estremi. Quando stai cercando di restare incinta, qualunque fattore dovesse intervenire a modificare il tuo stile di vita, potrebbe influenzare le tue possibilità: ad esempio se sei fumatrice, stressata, non fai regolare esercizio fisico e non segui un corretto regime alimentare.
Fortunatamente, però, gli esperti hanno sempre più insistito sul dover porre attenzione all’importanza della dieta e delle proprie abitudini quotidiane se si desidera restare fertili.
Di recente, oltretutto, molti studi (tra cui The preconception diet is associated with the chance of ongoing pregnancy in women undergoing IVF/ICSI treatment di J M Twigt et al.), hanno evidenziato quanto la dieta non solo riesca a migliorare lo stato di benessere, ma sia stato in grado di migliorare i tassi di successo dei trattamenti di fertilità medicalmente assistiti.
Qual è la dieta della fertilità?
Ci sono molti specialisti intervenuti a spiegare questo termine, soprattutto perchè le sue sfumature e sfaccettature sono molte. In parole povere, una dieta della fertilità è un regime alimentare che aggiunge più nutrienti e pasti e spuntini equilibrati nello stile di vita di chi sceglie di intraprenderla. Una sorta di dieta mediterranea, anch’essa molto utilizzata dati i suoi impatti benefici.
Il termine, però, nello specifico, è nato nel 2007, in seguito ad uno studio condotto dai ricercatori di Harvard, che hanno esaminato quasi 20.000 donne che erano nella fase del concepimento. Gli studi di quel periodo hanno dimostrato che le donne che mangiavano più grassi monoinsaturi e più proteine vegetali (e meno proteine animali), carboidrati complessi come i cereali integrali e più latticini ad alto contenuto di grassi, aveva una probabilità inferiore del 66% a causa della mancata ovulazione. Questa è proprio quella che viene poi chiamata infertilità anovulatoria.
La dieta della fertilità funziona davvero?
Tornando allo studio appena citato, si pone prima di tutto un problema, cioè il fatto che l’infertilità possa derivare da innumerevoli cause, non valutate in questo caso. Le donne, infatti, possono avere difficoltà a concepire per una serie di motivi, infatti.
Però, lo studio ha dimostrato alcuni risultati rilevanti per tutte le donne, mostrando, infatti, un rischio ridotto del 27% di infertilità quando si segue un regime simile a quello della “dieta della fertilità”.
Questo dimostra che ci sono buoni dati per supportare i cambiamenti nella dieta per le donne che sono in sovrappeso o sottopeso o che potrebbero avere tassi di fertilità ridotti.
Come mangiare per la fertilità
Ovviamente, lo stile alimentare più funzionale per te, deve essere studiato individualmente, poichè seguire una dieta della fertilità generalizzata non porterebbe agli stessi risultati.
Esistono, però, alcune linee guida che possono aiutare chiunque desideri intraprendere questo stile di alimentazione.
- Scegli gli integratori di cui hai bisogno con attenzione: Non esiste un solo integratore a trasformare radicalmente la tua capacità di concepire. L’acido folico, sicuramente, rappresenta un supplemento prenatale importante, mentre altri potrebbero non essere necessari. Diventa, quindi, importante capire che la dieta della fertilità non regola gli integratori, quindi è necessario sempre un consulto medico o fonti affidabili prima di procedere con l’acquisto.
- Apporta le modifiche e le integrazioni una alla volta: Parti con uno e poi prosegui per modificare totalmente il tuo stile di vita in alcuni mesi, così da poterne analizzare l’impatto.
- Osserva il quadro generale: concentrati in altri trattamenti che possano aiutare la fertilità, come l’attività fisica, un lavoro su te stessa per ridurre lo stress, dormi correttamente e partecipa ad hobby edificanti che possano metterti di buon umore.