Essere una mamma in burnout non è qualcosa di fantasioso, anzi, è un fatto reale e assolutamente non piacevole. Ecco come dare al tuo cervello un momento di riposo e permettere allo stress di non tornare tanto facilmente.
In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, sono le mamme quelle ad essere quelle più stressate, perchè vivono praticamente 24 ore su 24 con i propri figli, in una sorta di simbiosi.
In media, questo è dovuto anche a momenti radicati nel corso di tutta la vita. Le madri, infatti, vengono sempre sottoposte a carico mentale molto forte, rispetto agli uomini.
Quindi non c’è da meravigliarsi se capitino alcuni periodi in cui la ricerca di una cosiddetta “ora d’aria” diventi necessaria. Se sei una mamma e stai vivendo questo momento, non preoccuparti. Ti consigliamo cinque, infallibili, modi per affrontare lo stress di essere una mamma in burnout.
Mamma in burnout: risolvilo con l’esercizio fisico
Chiunque abbia provato il sollievo che solo una lezione di yoga riesce ad offrire, sa anche che l’esercizio fisico ha un potere enorme sulla salute mentale.
L’esercizio e la ginnastica permettono di gestire lo stress e l’ansia, soprattutto se sei una neo-mamma. I brevi circuiti casalinghi, le passeggiate con il proprio bambino e la palestra (quando possibile), aiutano ad attenuare il colpo delle giornate stressanti e della privazione del sonno.
La scienza afferma che l’esercizio fisico è in grado di calmare, poichè in quei momenti, il cervello crea endorfine che migliorano l’umore, il sonno e l’autostima. Anche solo pochi minuti di movimento possono aiutare a placare l’ansia.
Idratati!
Lo sapevate che il latte materno è composto da circa l’87% di acqua? Probabilmente è per questo motivo che le mamme sentono il bisogno di bere ogni volta che il bambino si nutre. Rimanere idratate è una priorità non solo per la salute fisica, ma anche per quella mentale.
Non essere una mamma in burnout: ridi
Alcuni scenari, come il rigurgito del bambino addosso, subito dopo averli cambiati, ti faranno venire voglia di ridere o di piangere. Diventa importante, quindi, scegliere di tanto in tanto la prima opzione. La risata, infatti, è un alleviatore naturale dello stress, che attiva cuore, polmoni e muscoli e incoraggia il cervello a creare quegli ormoni che ti fanno sentire bene.
Alcuni segni che indicano che sei una mamma in burnout includono un cuore che batte forte, la respirazione più veloce, muscoli tesi e sudorazione. Nota cosa sta succedendo al tuo corpo, fai alcuni respiri forti, così da rilassarti, inviando un messaggio al cervello per iniziare la risposta di rilassamento.
Prova a fare questo, se non riesci a sorridere o ridere: inspira per quattro volte, trattieni il respiro per quattro volte e poi espira molto, molto lentamente per quattro volte.
Cerca di comprimere le attività da fare
Non far partire la tua giornata con l’elenco delle cose che fai per la famiglia. Cerca di stopparti e scegliere una fascia oraria in un giorno alla settimana per gestire la parte amministrativa della famiglia. Cerca di creare una cartella nella tua posta elettronica per inserire gli avvisi della scuola e crea una casella di posta elettronica fisica per le fatture da gestire nell’ora dedicata all’amministrazione.
In questo modo riuscirai a far rilassare la mente e prevenire il rischio di diventare una mamma in burnout. Spesso tutti questi pensieri possono affliggere, e si rischia anche di dimenticare tutto. C’è, però, un piccolo meccanismo cerebrale che riesce a liberarci da questi pensieri fastidiosi, semplicemente decidendo quando completerai il compito che ti sei assegnata.
Creati più spazio mentale
Per non essere una mamma in burnout, quando le liste mentali iniziano a travolgerti seriamente, aggravando il tuo stato, prova un riavvio.
L’esercizio aerobico diventa necessario, più dello yoga. Quando si esegue l’esercizio aerobico, si riduce lo stress e si ossigenano tutte le cellule del sistema. Puoi quindi effettuare un reset biologico e cambiare i tuoi modelli di pensiero in meglio.