Horacio Pagani Nasce il 10 novembre 1955 in Argentina , due mesi dopo la vittoria del terzo titolo mondiale in formula uno, da parte del suo connazionale Juan Manuel Fangio. Fangio, El Chueco, una delle figure più importanti per la carriera di Horacio Pagani.
Horacio Pagani: l’uomo dietro al nome
Figlio di un fornaio il cui nonno paterno era emigrato dall’Italia, dal comasco, aveva 12 anni quando iniziò a realizzare modelli di auto con ogni tipo di materiale: si era fissato con questa storia delle macchine e dei materiali leggeri fin da piccolo, una sfida complicata, ambiziosa, dispendiosa, ma non impossibile.
Quando di anni ne aveva 20, arrivò il debutto nel mondo delle auto da corsa, con una propria vettura di Formula 3 che in Argentina gareggiò con il team ufficiale della Renault
Nel 1982, arrivato in Italia conosce Fangio, questo incontro gli cambia la vita: lo ispira, gli apre le porte della Lamborghini con la quale Horacio collabora allo sviluppo della Countach e abbozza i primi modelli della Diablo. Poi, la voglia di mettersi in proprio prende il sopravvento.
La nascita della Pagani
La Pagani nasce con il progetto C8, più famoso come Pagani Zonda, questo nome è stato scelto da Horacio Pagani, ricordando un vento secco e polveroso, tipico delle Ande dell’Argentina, un’aria che, con i suoi 120 km/h, soffia veloce. Proprio come la sua controparte automobilistica.
Ufficialmente la Pagani nasce nel 1991, mentre la Zonda viene terminata nel 1998: l’auto sportiva ed estrema per antonomasia , costruita a mano, con scocca e telaio in fibra di carbonio. La conoscenza con Fangio gli permette di strappare un accordo con Mercedes-AMG per la fornitura dei motori. Infatti il design della nuova supercar si ispirerà proprio ai prototipi sportivi della casa tedesca che correvano negli anni Novanta.
La Zonda viene presentata al Salone di Ginevra nel 1999, come omaggio a Fangio, il famoso pilota argentino scomparso nel 1995.
La casa automobilistica di Horacio continua a produrre nuovi gioielli a 4 ruote , e nel 2011 presenta la Huarya , un motore da 730 CV, che le consente di raggiungere 374 km/h, con un’ accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi.
2013: l’anno del successo della Pagani
É nel 2013 con la Zonda Revolucion . 800 CV di potenza e un’accelerazione da 0 a 100 in 2,6 secondi, e un costo di 2,2 milioni di Euro che la Pagani entra nell’olimpo delle super car.
Proprio per l’artigianalità con la quale vengono costruite le auto in Pagani, la produzione non supera mai le 40 unità all’anno.
Lo stabilimento Pagani é localizzato a San Cesario sul Panaro. La produzione di una delle auto più potente al mondo segue tre fasi fondamentali:
nella prima i componenti vengono creati da uno stampo di resina e cotti in autoclave per circa tre ore.
Nella seconda fase vengono definiti i particolari aggiungendo le viti in titanio, per poi passare al pre assemblaggio della vettura
La terza fase è quella dell’assemblaggio: in circa tre settimane l’auto è completa, e si effettua un collaudo di 100 km per testare freni, frizione e bullonerie.
Una curiosità
Di “Fangio F1” ne sono stati costruiti solo 5 esemplari: una é andata in frantumi nei crash test, una viene esposta a Ginevra, le altre tre vanno ai fortunati acquirenti per oltre 320mila euro.
Il modello si chiamava così in onore al grande pilota, però quando uscì questo era già scomparso da qualche anno. Ecco perché poi il nome scelto fu quello di Zonda.
Nel 2018 Horacio Pagani ha ricevuto la laurea honoris causa in Ingegneria del Veicolo presso l’università degli studi di Modena e Reggio Emilia: ci chiediamo a chi altro sarebbe potuta andare viste le attitudini dimostrate.
Quando si persegue un sogno non è mai troppo tardi per realizzarlo. Voi che ne pensate?