La “Costa degli Etruschi”

La Costa degli Etruschi è un incantevole lembo di terra che si estende per un ampio tratto della costa toscana, più precisamente da Livorno a Piombino.

Denominata “degli Etruschi” proprio a causa dell’omonimo popolo insediatosi qui già a partire dal IX secolo a.C., (come dimostrano le numerosi necropoli presenti nella zona), la zona comprende anche quattro comuni dell’ entroterra: CollesalvettiSassettaSuvereto e Campiglia Marittima.

Una meravigliosa sequenza di colline che parte dalla Val di Cornia ed arriva fino a Bolgheri, tra incantevoli boschi, borghi medievali e riserve naturali.

88050cd74c3c7aabbce7a0b68bad4170-320x453 Le strade del vino sulla Costa degli Etruschi
Costa degli Etruschi – le Strade del Vino: paesaggio toscano (ph. pinterest)

Costa degli Etruschi: 6 borghi da non perdere

Ce ne sono di zone che vale la pena visitare, qui: a partire dai celebri parchi della Val di Cornia, al borgo di Populonia Alta, unico esempio di città costiera etrusca, costruita sulla cima di una collina affacciata sul Golfo di Baratti.

Vale inoltre la pena visitare il meraviglioso Parco Archeologico di Baratti e Populonia (in cui si trovano le testimonianze più importanti della colonizzazione etrusca), i Parchi Costieri di Rimigliano e della Sterpaia, e infine bagnarsi nelle acque cristalline e sabbiose del litorale toscano.

Tuttavia, sapete quanto io ami gli antichi borghi, vero?

Ne ho selezionati per voi cinque in particolare, che di sicuro amerete alla follia: ma procediamo con ordine!

Costa degli Etruschi: Montescudaio

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Costa degli Etruschi – Le Strade del Vino: Montescudaio (ph. tuscanypeople)

Conosciuta anche come la città del vino e del pane, Montescudaio è un grazioso borgo medievale fondato nell’XI secolo ed immerso nella Maremma Pisana, da visitare assolutamente durante il vostro tour della Costa degli Etruschi.

Favorito dalla sua prestigiosa posizione panoramica, gli fa da sfondo la splendida Volterra ed è protetto dal castello e dalla meravigliosa Chiesa di Santa Maria Assunta.

Dalle sue imponenti mura si gode della vista del Mar Tirreno e delle sue isole.

All’interno del suo pittoresco centro storico si possono ammirare ancora oggi le ville e gli antichi palazzi delle nobili famiglie che abitarono qui, famiglie come i Ridolfi, i Guerrini ed i Marchionneschi, per citarne alcune.

Chiamato anche borgo del vino, Montescudaio vanta una DOC propria comprendente i comuni della Val di Cecina che produce due tipologie di vino: un rosso a base di Sangiovese e un bianco a base di Trebbiano., ed è inoltre celebre per la produzione del tipico pane toscano cotto nel forno a legna, privo di sale e protagonista di tantissime ricette tradizionali tra cui la pappa al pomodoro, i crostini di fegatini, la ribollita e le minestre di legumi.

Insomma, un luogo da visitare e da…assaporare, soprattutto!

Costa degli Etruschi: Suvereto

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Costa degli Etruschi – le Strade del Vino: Suvereto (ph. arte e cultura con trasporto)

Questo antichissimo borgo medievale in provincia di Livorno è un vero e proprio gioiello della Maremma, e rientra infatti tra i “Borghi più belli d’Italia”.

Il nome significa “bosco di sugheri“, e deriva appunto da quegli alberi nodosi, intricati, che già in tempi remoti ricoprivano il paesaggio attorno la città. Ed il “suvero” è raffigurato persino nello stemma comunale, insieme ad un leone andante.

Il borgo in sé è splendido ed offre panorami spettacolari per tutto l’anno grazie alle temperature miti della costa toscana ed alla flora rigogliosa che lo circonda: Suvereto è infatti immerso in un paradiso verdeggiante, i suoi viottoli profumano di storia e di mistero.

Le mura possenti che cingono il borgo, le casette, le botteghe medievali, le pareti in pietra ed i coppi sui tetti, che al tramonto si colorano di rosa e cremisi, i cortili ed i vicoli, tutto qui profuma di tempi lontani, il tempo stesso sembra essersi fermato.

Il territorio è ricco di sughere, viti e olivi secolari, infatti l’economia locale è basata per lo più sull’agricoltura, l’allevamento e le attività forestali, ma anche (più di recente) su artigianato e turismo.

La campagna della Maremma gli fa da cornice, a pochi passi il mare: insomma, un gioiello che vale di certo la pena visitare.

Suvereto è anche culla di importanti aziende vinicole e fa parte dell’associazione “Città del Vino“.

E’ infatti celebre anche per le visite guidate e le degustazioni, soprattutto: nei dintorni del borgo medievale è possibile visitare cantine, aziende vinicole in cui vengono organizzate degustazioni di prodotti tipici della Toscana, dal vino all’olio, dai salumi al famoso pane.

Inoltre, ogni anno qui si svolge la sagra del cinghiale: un evento, Covid permettendo, davvero imperdibile per gli amanti della carne e del buon cibo!

Costa degli Etruschi: Castagneto Carducci

Si tratta di uno tra i borghi più conosciuti della Costa degli Etruschi: arroccato su una collina a pochi chilometri dal mare, si sviluppa attorno al maestoso castello medievale.

E’ anche un luogo intriso di storie e leggende, di incanti e magie.

La città, si narra, era chiamata in origine “Castagneto Marittimo”, tramutato poi in “Carducci” all’inizio del ‘900, proprio in onore del poeta italiano, che trascorse qui gran parte della sua infanzia.

Secondo un’altra leggenda, il Carducci a cui il nome si riferisce sia invece un medico chirurgo.

In un caso o nell’altro, resta un luogo che vale la pena vedere: questo piccolo borgo “a misura d’uomo”, con i suoi stretti vicoli, la cornice medievale che lo distingue, la tranquillità, i silenzi che profumano di legna, le incantevoli piazze, le casette e le caratteristiche botteghe…è davvero meraviglioso ed accogliente!

Costa degli Etruschi: Piombino

be2b9275f408740aaf1dde1d0a9c5da2-320x213 Le strade del vino sulla Costa degli Etruschi
Costa degli Etruschi – le Strade del Vino: Torre Mozza, Piombino (ph. pinterest)

Piombino, come abbiamo detto, è costruita interamente sul mare: si trova nel tratto finale della Costra degli Etruschi, ed è da sempre anche una base marittima.

Il porto mette infatti collega la terra ferma con le isole dell’arcipelago Toscano: l’isola d’Elba, ad esempio, è raggiungibile in solo mezz’ora di traghetto.

Il centro è piccolo ma caratteristico:  vi si accede dall’antica porta di ingresso della città, il Torrione, il monumento più antico di Piombino.

Qui si possono ammirare la Torre dell’Orologio, il Palazzo Comunale ed il pittoresco e delizioso porticciolo di Marina.

Imperdibile poi, la terrazza di Piazza Bovio: uno dei punti con vista panoramica più belli di tutta la città. E’ costruita infatti su uno sperone roccioso, e da qui è possibile ammirare la splendida isola d’Elba.

Nei giorni più sereni, è possibile anche scorgere l’isola di Montecristo, l’sola del Giglio, l’isola di Capraia e la Corsica.

Vale davvero la pena visitare il centro di Piombino anche solo per ammirare questa splendida e solenne vista!

Costa degli Etruschi: Campiglia Marittima

Campiglia Marittima è un altro graziosissimo borgo in Val di Cornia: d’aspetto tipicamente medievale, in realtà sono state ritrovate testimonianze di insediamenti etruschi e persino romani, dunque il borgo potrebbe avere un’origine molto più antica.

E’ un luogo interamente circondato dal verde, in posizione collinare, col mare a pochissimi chilometri, meta perfetta dunque per vacanze all’insegna del trekking, del relax più totale e ideale per gli amanti delle attività acquatiche.

Campiglia Marittima è un luogo delizioso, con le sue stradine irregolari e tortuose che si snodano per tutta la collina.

Vale di certo la pena visitare le Porte di Campiglia e la sua cinta muraria, il Museo d’Arte Sacra in cui sono esposti statue, dipinti, paramenti, reliquiari e numerosi reperti, il Palazzo Pretorio e la Rocca.

E’ un borgo ricco di storia, di cultura e antiche tradizioni: è inoltre sede del festival estivo “Apritiborgo“, evento che unisce antichi sapori, arti tradizionali, teatro, storia e musica.

Costa degli Etruschi: Bolgheri

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Costa degli Etruschi – le Strade del Vino: Viale dei Cipressi, Bolgheri (ph. pinterest)

I cipressi che da Bolgheri alti e schietti / van da San Guido in duplice filar…

-Giosuè Carducci

Si tratta di una frazione del comune di Castagneto Carducci: il suo Viale dei Cipressi è diventato una vera e propria icona della Toscana.

Il paese è sovrastato da un castello di mattoni rossi, ed attraverso di esso si accede al borgo. Un borgo caratteristico, con le sue casette in pietra adornate di coloratissimi gerani.

Nei viottoli lastricati in pietra ci sono antiche botteghe di artigiani, osterie, ristoranti ed enoteche in cui poter degustare i prodotti tipici della gastronomia toscana, insieme ai vini della DOC Bolgheri.

Qui infatti si producono vini prestigiosi, che hanno vinto premi a livello mondiale: primo tra tutti il Sassicaia, celebre tra i vini toscani, che ha il primato di essere il vino più ricercato al mondo (la prima annata messa ufficialmente in commercio fu addirittura nel 1968!)

Insomma, Bolgheri è un luogo incantato in cui poter riscoprire il valore del tempo, dei ritmi lenti e costanti dettati da Madre Natura, un luogo in cui immergersi nei piccoli piaceri della vita campagnola.

Durante un tour sulla Costa degli Etruschi, tra le ottime degustazioni che offrono le strade del vino, vale inoltre sicuramente la pena fermarsi a visitare anche Buca delle Fate: no, non è un borgo medievale, ma un luogo altrettanto incantevole e pregno di magia.

0696fb997f842c129e9a8df79c42f67a-320x477 Le strade del vino sulla Costa degli Etruschi
Costa degli Etruschi – le Strade del Vino: Buca delle Fate (ph. Pinterest)

Nascosta tra il promontorio di Piombino e quello di Populonia, vi è una piccola baia, nel cuore della Costa degli Etruschi vicino al Golfo di Baratti.

Il nome è di per sé significativo: evoca mondi magici e misteriosi, storie di fate, creature scomparse e bellissime sirene.

Troverete qui una cala fatta di ciottoli ed una scogliera a picco sul mare: un luogo incontaminato in cui rilassarsi, col vento che spettina i capelli, il sale sulle labbra e l’inconfondibile profumo delle sue meravigliose acque.

Ve lo consiglio senz’altro!

Le strade del vino sulla Costa degli Etruschi

La componente argillosa dei suoli, la buona capacità d’acqua e la perfetta esposizione al sole insieme al clima mite, rendono questa zona ideale per la produzione di vini prestigiosi.

Qui esistono viticolture di antichissima tradizione, che portano avanti un patrimonio fondamentale oltre che importanti testimonianze del nostro passato.

Ad iniziare dai palmenti, ovvero le vasche scavate nella roccia stessa, ed utilizzate per la pigiatura dell’uva e per la fermentazione del mosto già in epoca antica.

Grandi vini vengono prodotti qui, tanto da aver reso l’intera Costa degli Etruschi meta degli intenditori di tutto il mondo.

La zona è ricca di storie e leggende, “enologicamente” parlando: qui le due sorelle del Conte Ugolino della Gherardesca (esatto, quello di Dante!) diedero vita a ben due dinastie di viticoltori, gli Incisa della Rocchetta e gli Antinori.

Fu proprio Mario Incisa della Rocchetta, marito di Clarice della Gherardesca, a dar vita al Sassicaia, il vino più ricercato del mondo.

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Costa degli Etruschi – Le Strade del Vino: vino Sassicaia (ph. Esquire)

Lodovico Antinori creò invece una delle cantine più suggestive d’Italia, producendo il prestigioso “Ornellaia“, vino che nel 1995 fu premiato come miglior cabernet italiano.

Oggi però, accanto al Sassicaia e all’Ornellaia ed ad un altra celebre bottiglia, il Guado al Tasso (grazie a Piero Antinori, che convertì la produzione di rosè, must degli anni ’70, in quest’ottimo vino) troviamo tantissimi nuovi ed intraprendenti produttori, e son proprio loro a dar vita alla Strada del Vino Costa degli Etruschi.

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Costa degli Etruschi – le Strade del Vino: Ornellaia (ph. pinterest)

Con i loro prodotti di altissima qualità, grazie alla (meritatissima) fama guadagnata ed al territorio che li assiste, un luogo incantevole fatto di colline ricoperte da boschi rigogliosi, magici e caratteristici borghi, clima mite e panorami da mozzare il fiato.

Qui oggi vengono prodotti vini di prestigio come quelli rosati della DOC Bolgheri, il vino Montescudaio DOC,  il Terratico di Bibbona DOC, e molti dei famosi Supertuscans.

Notevoli, inoltre, il Val di Cornia Rosso DOC e DOCG e Suvereto DOC e DOCG.

Nel dettaglio, il Bolgheri DOC (Bianco, Rosato e Vermentino) è un vino da bere giovane, ideale con pesce, verdure e minestre.

Il Bolgheri Sauvignon è indicato per piatti importanti a base di pesce mentre il Rosso a carni rosse e bianche.

Il Val di Cornia è prodotto invece in diverse varianti: Bianco, Rosso, Rosato, Ansonica, Vermentino, Ciliegiolo, Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Aleatico Passito, Ansonica Passito, Suvereto, Suvereto merlot, Suvereto Cabernet Sauvignon e Suvereto Sangiovese.

Esattamente come l’Elba DOC: esistono le varianti Bianco, Rosso, Rosato, Ansonica, Ansonica Passito, Vin Santo, Vin Santo Occhio di Pernice, Aleatico e Moscato.

Vale la solita “regola”: i bianchi son perfetti con piatti a base di pesce, frutti di mare e crostacei, mentre i rossi sono ideali con arrosti, selvaggina e carni in generale. Per quanto riguarda gli altri, son ottimi abbinati a dolci e desserts.

Il Sassicaia, invece, va bevuto invecchiato, è perfetto abbinato ad arrosti e selvaggina.

La Strada del Vino, insomma, conduce attraverso itinerari, ambientali, storici, enogastronomici e culturali: da Montescudaio, Guardistallo e Casale, i tre comuni più a nord nel feudo dei Della Gherardesca, sino a Montecatini Val di Cecina.

Tra paesini medievali e campagne verdeggianti, nel relax più totale. Qui il tempo scorre più lentamente, c’è profumo di boschi e di mare, la gente è gioviale ed i prodotti tipici ottimi.

Ed il vino, frutto di queste ricche terre, è il fiore all’occhiello di questa splendida, maestosa Costa.

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Costa degli Etruschi – Le Strade del Vino: Tuscany (ph. pinterest)

 

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