In passato la moda era dedicata quasi esclusivamente per persone dalla silhouette perfetta, senza curve troppo abbondanti e senza chili di troppo. Negli ultimi anni il movimento per la body positivity sta cambiando le carte in tavola, portando tutti, soprattutto le donne, ad accettarsi per quel che si è.
Come nasce la body positivity
Sostanzialmente questo movimento è nato da solo, in modo autonomo e del tutto naturale. Circa 10 anni fa molte donne hanno cominciato a postare sui social fotografie che le ritraevano, senza cercare delle pose particolarmente provocanti e senza utilizzare dei programmi di fotoritocco, per apparire “più belle” o per cancellare qualche piccolo difetto. Dopo oltre 10 anni non solo il movimento si è allargato, riuscendo ad approdare anche presso alcune aziende del settore beauty in senso lato, ma si sta spostando su un più ampio concetto di body neutrality: ognuno ha il diritto di apprezzare il proprio corpo così com’è, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti. Si cerca così di ridefinire il concetto di bellezza, che non dovrebbe essere più correlato a forme, dimensioni e proporzioni ideali, o alla presenza/assenza di macchie della pelle, nei o problemi estetici di qualsiasi tipologia.
La body positivity nella moda
Per rendere reale la body positivity sono però dovute intervenire anche le aziende. Perché l’autostima che si crea può essere minata se non si trovano i giusti capi o accessori che valorizzano il proprio corpo. Oggi però ci sono aziende che offrono abbigliamento, intimo e persino prodotti per il make up pensati per qualsiasi tipo di donna. Un esempio perfetto è rappresentato da Ulla Popken, un’azienda che offre abiti per taglie forti, belli ed eleganti, perfetti per ogni occasione. Perché per sentirsi bene nel proprio corpo è importante anche trovare l’abito che cade a pennello, quello che permette di vestirsi come si desidera, senza dover chiedere aiuto al sarto per allargarlo o sistemarlo.
Non solo body positivity
Se la body positivity è nata soprattutto per dare la possibilità a tutte le donne di non vergognarsi di qualche chiletto di troppo o di un difetto fisico, la body neutrality va oltre: perché chiunque dovrebbe considerare il proprio corpo evitando di valutarlo dal punto vi sita estetico. La taglia, l’altezza, il peso, così come il tipo di pelle sono tutti elementi cui dare un minimo peso nelle nostre considerazioni quotidiane. Il nostro corpo è utile per svolgere alcune funzioni, laddove le stesse sono adatte alla nostra vita dovremmo essere grati di tutto ciò che gambe, braccia e altre parti del corpo ci permettono di fare.
La body positivity è donna
Le prime a parlare di body positivity sono state le donne; in effetti il movimento spinge soprattutto il genere femminile a liberarsi dalle catene che per decenni l’hanno costretto in forme che non sempre gli si addicono. Troppo grassa, troppo magra, troppo bassa, troppo alta, troppo o poco formosa, sono tutte categorie che le donne dovrebbero dimenticare, consentendo a se stesse di sentirsi perfette sotto ogni punto di vista, evitando di pensare ai mille piccoli difetti che chiunque possiede. Considerando che ognuno dovrebbe sentirsi bene con il proprio corpo.