Disney + Moon knight è lo show più volento del MCU?

 

La serie prodotta da Disney + Moon Knight è probabilmente tra le serie più violente e brutali di tutte le altre serie dell’universo Marvel presenti sulla piattaforma.

Questa serie, infatti, è stata paragonata più alle serie presenti su Netflix come Daredevil o Punisher e non, invece, alle ultime produzioni Disney + come Loki o Wandavision.

Cosa rende Moon Knight così violento?

Creato nel 1975 per la Marvel Comics da Dough Moench e Don Perlin, Marc Spector è un ex agente della CIA che ha deciso di diventare un mercenario. Dopo essere stato abbandonato durante un lavoro, è quasi morto nel deserto. Spector trova un’antica tomba e crede di essere stato salvato dal Dio egiziano della luna, noto con il nome di Khonshu.

Una volta tornato a casa, a New York, egli decide di abbracciare il suo nuovo io, divenendo sacerdote del Dio e operando come cavaliere della luna, il Moon Knigh.

La maggior parte della gente crede che Spector sia solo un pazzo in preda ad un delirio, a causa dell’esistenza di personalità multiple nella sua testa, dato il disturbo dissociativo dell’identità di Marc.

In realtà, nel fumetto si rivela l’esistenza di Khonshu che ha anche deciso di reclutare Marc come suo sacerdote.

Quindi, il ruolo di cavaliere della luna nasce per chiamata divina del suo nuovo dio e Marc Spector si sforza di proteggere le strade di New York. La particolarità è che gli sforzi del Moon Knight si evidenzino dal fatto che il suo mantello bianco e il suo cappuccio diventino rossi, macchiati dal sangue dei suoi fumetti. Questo dettaglio viene rappresentato nei fumetti e tradotto perfettamente nell’adattamento del MCU DI Disney +.

In questa serie le inquadrature con immagini violente non si risparmiano, come quella in cui Moon Knight picchia un avversario invisibile o quando si mostra Oscar Isaac in un bagno di sangue.

L’obiettivo della Marvel era sin dall’inizio quello di mostrare esattamente la stessa violenza e brutalità che Moon Knight mostra nei fumetti, ponendo l’attenzione sul suo costume bianco, scelta fatta strategicamente, così da far notare la sua presenza ai rivali.

evosmart-Moon-Knight-320x170 Disney + Moon knight è lo show più volento del MCU?

Dall’azione alla violenza: un cambiamento troppo forte con Moon Knight?

Tutte le precedenti produzioni dell’MCU hanno la loro dose di azione, conflitti e frame violenti, Moon Knight supera qualunque limite imposto sino a questo momento. Lo dimostrano le sequenze che racchiudono il senso di vendetta di Marc Spector.

Moon Knight può essere paragonato a Punisher, la cui serie ha definitivamente rotto una sorta di parete che limitava la brutalità. Per uno show Marvel, questo raggiunge un livello nettamente superiore, una sorta di realtà aumentata a suon di pugni. E per un personaggio come Moon Knigh non si poteva fare altrimenti, la scelta fatta nel creare il cavaliere è quella giusta.

Marc Spector è un giustiziere, nonostante esageri spesso nei modi.

Fin dove si spinge Moon Knight?

Viste le premesse, sembrerebbe ci siano tutti i presupposti per pensarci due volte prima di guardarlo con leggerezza, magari sgranocchiando pop corn.

Ricordiamoci, però, che parliamo comunque di uno show Disney + e non di un semplice film dell’orrore. Qui ogni scelta stilistica è ponderata e in linea con il personaggio.

Lo stile di combattimento di Moon Knight è aggressivo e supera qualsiasi combattimento avvenuto con la maggior parte degli eroi Marvel. Però è tutto relativo, soprattutto rispetto a quanto il suo comportamento possa essere implicito fuori dallo schermo.

Il primo episodio della serie cerca di mascherare molto quello che poi si sussegue negli episodi successivi, in concomitanza con lo sviluppo del personaggio e dei suoi tratti distintivi. Man mano che Moon Knight procede, gli episodi acquistano sempre più momenti violenti e sanguinosi, anche perché è il personaggio stesso a prendere sempre più il sopravvento sugli avvenimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *