Anche gli acquirenti più appassionati possono decidere di abbandonare il carrello online durante lo shopping. Ecco il vero motivo.
In realtà tutto dipende dai dati. Uno studio ha affermato che, a partire dal 2016, il tasso medio di abbandono dei carrelli era del 77 per cento. L’anno successivo, però, è salito al 78%, raggiungendo il 79 nel 2019. Nonostante nell’anno in corso i dati non siano ancora elaborati, il rischio che questi siano ulteriormente aumentati è quasi una certezza.
Per quanto riguarda, quindi, lo shopping online, tutti gli e-commerce hanno un problema relativo all’abbandono del carrello. Il problema è, però, che molti di questi clienti non riescono ad essere convertiti. Questo vuol dire che non tutti erano così interessati e nulla gli farà cambiare idea e terminare il proprio acquisto.
Alcuni di loro potrebbero, ed è per questo che avere una efficace mail per chi sceglie di abbandonare il carrello online potrebbe essere la soluzione. Più del 40% delle mail di abbandono del carrello viene aperto e, tra queste, più del 50% di chi le apre, cliccano e finiscono con l’acquistare.
Come si può, però, impedire ai consumatori che potrebbero essere dei potenziali acquirenti, ad abbandonare il carrello?
Vi elenchiamo i 5 reali motivi per cui gli utenti scelgono di abbandonare il carrello online. Fortunatamente, però, pare che sia molto semplice risolverli. Vi spieghiamo come.
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Costi di spedizione che non vi sareste mai aspettati
Una ricerca scientifica effettuata dal Baymard Institute ha affermato che uno dei motivi principali per cui i clienti decidono di abbandonare il proprio carrello è dovuto alle spese impreviste, tasse o costi di spedizione inaspettati o troppo elevati.
Se hai mai effettuato un acquisto, non rappresenterà un fatto sorprendente. Vi sarà capitato di riempire il carrello e, una volta raggiunto il processo di checkout su un sito di e-commerce, avrete notato che alla fine dei conti il prodotto risulta più costoso di quello che sarebbe stato.
La sensazione che ne deriva è inevitabile. Questo mette il cliente in una brutta posizione e gli lascia un ricordo tutt’altro che positivo. Ci si sente imbrogliati e delusi da quel sito.
Fortunatamente, però, esiste una soluzione, ed è più semplice di quello che si pensi. Basta includere tutti questi costi nel prezzo iniziale del prodotto, in modo che l’utente, raggiunto il checkout, possa inviare il proprio ordine senza rischiare di ricevere una sorpresa poco piacevole, facendo deragliare la conversione.
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Creare un conto utente per poter acquistare
La seconda ragione abbastanza comune che porta gli utenti a scegliere di abbandonare il proprio carrello online è il fatto che il sito richieda loro di creare un account. Il motivo è, in questo caso, più che altro psicologico.
Il cliente, quando raggiunge il checkout, desidera semplicemente acquistare il prodotto. La cosa migliore è lasciarglielo fare. L’azione che li reindirizza verso la creazione dell’account è irrilevante rispetto all’azione che il potenziale cliente vuole compiere, cioè acquistare il prodotto scelto.
Quindi, abbandonate l’obbligo di creazione dell’account, oppure permettetegli di finalizzare l’ordine in modalità guest, e ottenete il loro indirizzo in seguito, raccogliendolo dalle informazioni di spedizione.
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Scegliere di abbandonare il carrello online per scarsa esperienza
Un utente non esperto in shopping online potrebbe essere irritato da un processo di checkout lungo, goffo o confuso. Secondo, sempre, la ricerca dell’Institute, chi sceglie di abbandonare il carrello online per questo motivo, raggiunge quasi il 30%. Questo è un dato preoccupante.
Quando qualcuno approda sul vostro sito è perché desidera acquistare da voi, quindi permetteteglielo, rendendo il processo il più semplice possibile.
Potrete ottenere tutte le informazioni di cui avrete bisogno (mail per newsletter o numero di telefono per gli sms promozionali), più tardi, dopo aver terminato l’acquisto. Dovrete rendere il tutto più semplice senza troppi intoppi.
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L’utente abbandona il carrello online perché preoccupato sulla sicurezza dei pagamenti
Avete un sito perfetto, qualche utente potrebbe amare i tuoi prodotti, amare l’interfaccia ed essere pronto per effettuare l’acquisto proprio in questo momento. Però se il sito non è chiaro rispetto le modalità di pagamento, sarà difficile terminare l’operazione.
Il 19% delle persone, sceglie di abbandonare il carrello online perché non si fida di inserire i propri dati della carta di credito su quel sito.
Che il tuo sito sia davvero sicuro puoi saperlo solo tu e hai bisogno di offrire qualche prova al consumatore durante il processo di pagamento. Inserire un badge come PayPal, aiuta i clienti a sentirsi più sicuri e completare l’acquisto.
Perché non aggiungerli al tuo sito internet e vedere come questo riesca ad influire sul tuo tasso di conversione?
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Le politiche di restituzione non erano abbastanza efficaci
Se un giorno le restituzioni per un e-commerce smettessero di esistere, la maggior parte degli imprenditori non avrebbe alcun problema. I ritorni sono importanti, e negarli ad un cliente, non farà altro che aumentare ulteriormente il tasso di abbandono del carrello.
Infatti, è l’11% delle persone a lasciare un sito prima di finalizzare il proprio acquisto, dal momento che la politica di restituzione non risultava abbastanza efficace.
Analizzate la vostra. Se non offrite almeno l’essenziale per il mondo dello shopping online di oggi, cioè una garanzia di 30 giorni con possibilità di rimborso, allora la politica di restituzione sta danneggiando il tasso di conversione.
Voi cosa fate per garantirvi l’efficacia del proprio business?