La storia di Andrea e il suo altruismo nell’aiutare ragazzi come lui
Assistiamo al successo di un programma d’inchiesta ed informazione, sulla rete Mediaset. Le Iene. Si occupano di servizi assai complessi come la Morte di David Rossi a Siena o la compravendita di voti dai cittadini italiani all’estero. Tuttavia forse sono troppo legati a copioni, scalette. Ciò può anche danneggiare la missione che il programma s’è dato. L’ultimo appuntamento ha sconvolto praticamente tutto unendo due servizi uno l’opposto dell’altro.
Parliamo di bambini.
Infatti il primo servizio parla di una storia al quale il pubblico de Le Iene si è affezionato: quella di Andrea e di suo papà,Franco. Un uomo coraggioso,disposto a rinunciare a tutto per amore del figlio, malato di autismo.
LA STORIA DI ANDREA E FRANCO
«Quando la disabilità grave entra in famiglia è come se si scatenasse un terremoto. Solo che è un sisma che dura tutta la vita. Non sai che fare e nessuno ti aiuta»
E quel terremoto per Franco arriva quando Andrea ha solo 2 anni e mezzo: un vaccino trivalente gli causa “15 giorni con febbre alta, urli notturni; passato l’effetto della febbre mi sono reso subito conto che Andrea non guardava più negli occhi, faceva gesti strani, non parlava più, si accantonava in un angolo e poi buttava tutto nel fiume vicino a casa” .
La diagnosi è agghiacciante: Andrea soffre di una grave forma di autismo
Dopo la diagnosi della malattia del figlio (che in seguito riporterà in luce l’acceso dibattito sul nesso tra vaccini ed autismo), Franco decide di lasciare tutto,compresa la sua attività di imprenditore e si è dedicato a suo figlio completamente,portandolo in giro per il mondo. Un ragazzo, Andrea, che manifesta i suoi sentimenti con dolci pugni, che non riesce a esprimersi a parole, spesso non governa braccia e gambe.
Un viaggio, quello di Andrea e di suo padre Franco, che diventa un libro : “Se ti abbraccio non aver paura” scritto da Fulvio Ervas; un libro che racconta del viaggio in moto di un figlio e di un padre,Franco, che vuole regalargli a ogni costo tutta la vita che può, tutta la bellezza che può: in barba a quell’autismo maledetto che l’ha ridotto così.
L’autismo che lentamente acquisisce sempre più importanza, con eventi, una giornata dedicata (il 2 aprile) e tante iniziative che permettono ai genitori di bambini affetti da questa patologia ed altre simili di non sentirsi “isolati” come spesso lo sono i loro figli da una società a volte non sufficientemente informata e divorata dai pregiudizi.
Ma Andrea speciale lo è per davvero, tanto da voler aiutare bambini e ragazzi come lui.
Con il padre Franco ha dato vita alla Fondazione I Bambini delle Fate per finanziare progetti sociali per bambini e ragazzi con autismo; inoltre lo stesso Andrea “c’ha messo la faccia”, o meglio le parole scritte.
Perchè nello scrivere Andrea è eccezionale,e tutte le sue “parole non dette” hanno riempito tante pagine,diventando un romanzo: Baci a tutti (ed. Sperling & Kupfler). Un libro con il quale Andrea racconta il suo mondo, quello di un ragazzo autistico: quello che sente, che prova e non riesce a dire, come si approccia con gli altri.
“Una speranza – queste le sue parole –per i giovani che non credono nella vita. Tutto ha un senso se lo si fa con passione e con il cuore»
E proprio su quelle “parole che non riesco a dire» è incentrato l’ultimo libro scritto da Andrea Le parole che non riesco a dire (Mondadori): un racconto a cuore aperto per spiegare a bambini e genitori cosa significa essere speciali
Libri ed associazione: un invito alla solidarietà, alle donazioni per sovvenzionare la realizzazione di una casa famiglia a loro riservata. Un qualcosa di toccante e commovente, degno del periodo dell’anno in cui ci troviamo, a ridosso delle Festività Natalizie.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/golia-autismo-ci-vorrebbe-un-amico_768450.html