Terremoti, faglie e placche: la Terra lentamente si muove e si sgretola sotto i nostri piedi
Tutti abbiamo ancora in mente le immagini shockanti provenienti dal Messico il 19 settembre scorso, quando un devastante terremoto di magnitudo 7.1 lo colpì provocando centinaia di vittime. O quelle del 2016, quando l’Italia centrale venne seriamente danneggiata e alcuni paesi, quali Amatrice ed Accumoli, andarono completamente distrutti.
Ma i terremoti non sono eventi occasionali, ma “quotidiani”.
Ogni giorno, ogni ora, ogni secondo si generano terremoti: alcuni quasi impercettibili,altri più intensi e talvolta devastanti, come i due casi citati sopra.
Questo è dovuto ad un continuo movimento delle cosiddette faglie sotterranee. Ma cosa sono queste faglie?
Il nostro pianeta, in particolare la sua parte più esterna (la crosta) è costituita da una serie di placche (le principali sono illustrate nella figura qui sopra) sono continuamente in movimento e in attrito; talvolta quest’ultimo può generare fratture della crosta stessa: le faglie,appunto.
Tali fratture si possono generare in diversi modi , e l’energia che deriva da esse provoca le onde sismiche, le quali si propagano a partire dal punto di frattura (ipocentro) trasversalmente e longitudinalmente, e generano altre onde, superficiali.
Non tutte le zone del nostro pianeta hanno lo stesso tasso di rischio sismico.
Generalmente, le zone a più alto rischio sismico sono quelle che si trovano in quella zona di contatto che unisce due placche,che sono in perenne movimento.
E l’Italia e il Messico si trovano, rispettivamente, nei punti di contatto tra le placche africana ed euroasiatica e tra le placche di Cocos e sudamericana.
Tuttavia, non sempre è la sola Terra e i suoi movimenti a causare: talvolta vi sono terremoti causati da alcuni comportamenti umani; tra questi l’ iniezione di acque reflue nei pozzi di scarico, o come sta accadendo in questi giorni, l’esplosione di bombe atomiche sotterranee.
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