Il panettone e il pandoro: due dei simboli gastronomici di queste festività natalizie ormai dietro l’angolo.

C’è chi ama uno, chi l’altro, chi entrambi; poi negli anni la pasticceria e l’industria dolciaria si sono evolute, creando varianti sempre nuove e strabilianti; ma vi siete mai chiesti da dove provengono il panettone e il pandoro ,non in senso tecnico, ma in senso storico?Perchè si chiamano “panettone” e “pandoro”? E’ nato prima uno o l’altro? Noi di THEWEBCOFFEE siamo andati ad indagare…ed ecco cosa abbiamo “golosamente” scoperto.

Panettone: la “focaccia” di Natale

A Milano è rigorosamente il “ panaton” o “panatton” ma ormai è ampiamente diffuso in tutta Italia, dove fin dalle origini è associato inevitabilmente alla festività natalizia: stiamo parlando del panettone.

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Fonte: Pixabay

 

Ma quando è nato? La sua storia ha inizio nel XVI secolo, quando nel ricettario di un cuoco di Ferrara, un certo Cristoforo di Messisbugo, si parlava di un “dolce fatto dalle parti di Milano, a base di farina, burro, zucchero uova e latte”.

Un dolce molto simile al panettone dei giorni nostri, anche se non si parlava ancora di “canditi ed uvetta”, oggi considerata tra gli ingredienti principe del dolce milanese.

Ma la leggenda più conosciuta a riguardo sarebbe quella legata ad un cuoco al servizio di Ludovico al Moro e ad uno sguattero, Toni.

Si racconta che a questo cuoco venne incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò.

Allora Toni, uno sguattero, suggerì al cuoco una ricetta “riparatrice”. Un dolce a base di “un po’ di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta”.

Il dolce fu gradito agli ospiti, e il cuoco svelò il suo segreto: fu così che il dolce venne chiamato Pan de Toni il “pane di Toni”, ossia “panettone”.

Prodotto da pasticceri e fornai fino agli inizi del 900′, al giorno d’oggi si è affermata la produzione industriale del panettone.

Dal 2005 è un dolce tipico italiano tutelato dal 2005 da un disciplinare, che ne specifica gli ingredienti e le percentuali minime per poter essere definito tale.

Panettone: esiste anche salato?

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Fonte: La Cucina Italiana

 

Prendete il classico panettone, toglieteci canditi e uvetta e sostituite questi ingredienti con prosciutto, pomodori, formaggi morbidi, verdure…ed ecco il “panettone gastronomico”.

L’impasto base è lo stesso del panettone classico, che viene poi tagliato in dischi per realizzare tanti soffici strati da farcire come dei tramezzini

Ed ecco che un dolce, modificato qua e là diventa un gustoso antipasto, che negli ultimi anni, si sta diffondendo sempre più sulle tavole natalizie.

La ricetta la trovate qui.

Pandoro : il “goloso gioiello” di Verona

Se le origini della ricetta del panettone risalirebbero all’epoca di Ludovico il Moro, per il pandoro bisogna andare più indietro, addirittura all’antica Roma.

In uno scritto risalente al I secolo d.C., si cita un cuoco di nome Vergilius Stephanus Senex che preparò un “panis” con fiori di farina, burro e olio.

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Fonte: Ricette PourFemme

 

Ma c’è chi sostiene anche che la ricetta derivi da quella del “pane de oro” che veniva servito intorno al XIII secolo sulle tavole dei nobili veneziani.

Tuttavia, se l’origine della ricetta risulta un mistero, la nascita del pandoro è precisa: martedì 14 ottobre 1884 a Verona.

In quella data Domenico Melegatti, fondatore dell’omonima industria dolciaria veronese, depositò all’ufficio brevetti un dolce morbido e dal caratteristico corpo a forma di stella a otto punte.

Al giorno d’oggi il pandoro viene considerato il “rivale veronese” del panettone: non è guarnito internamente con uvetta e canditi, ma negli ultimi tempi sempre più arricchito con creme, gocce di cioccolato e tante altre decorazioni golose.

 

SITOGRAFIA

https://www.focusjunior.it/scuola/chi-ha-inventato-il-pandoro

 

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