Qualche giorno fa il mondo del cinema ha dato i suoi “verdetti” con le candidature agli Oscar 2019: tra questi anche Glenn Close, in gara grazie all’interpretazione in The Wife – Vivere nell’ombra.
Un premio, quello dell’ambita statuetta, che la Close attende e brama da molto tempo, dal momento che per molti anni ci si è avvicinata ma non l’ha mai conquistato.
A molti a sentire questa storia ne sarà venuta in mente una simile, se non identica (diciamola tutta): quella di Leonardo di Caprio.
Una parabola, quella dell’attore classe 1974, iniziata con la nomination per la sua interpretazione più celebre, quella di Jack Dawson in Titanic nel 1997, e conclusasi nel 2016 quando finalmente la statuetta è arrivata, per Revenant- Redivivo.
Una statuetta, quella degli Oscar, che è stato costretto poi a restituire, ma per fortuna non la sua, conquista con anni di nomination andate a vuoto. (Di Caprio, infatti, ha dovuto restituire un’altra statuetta degli Oscar, regalatogli dal manager lese Jho Low, e che sarebbe stata vinta nel 1954 da Marlon Brando per “Fronte del porto”, pietra miliare della storia del cinema.
A distanza di tre anni, la “parabola” sembra ripetersi, ma a cambiare è la protagonista: e come Leo, anche Glenn Close ha tutte le “carte a posto” per conquistare l’ambita statuetta.
Prima fra tutte, la sua lunga carriera: 45 anni in cui l’abbiamo vista interpretare i ruoli più disparati, di cui il più noto è senza dubbio quella della cattivissima Crudelia de Mon nel film “La Carica dei 101” (tratto dall’omonimo cartone Disney).
Una carriera, quella cinematografica, iniziata nel 1982, quando debutta ne “Il mondo secondo Garp” nel ruolo di una infermiera femminista, che le porta una nomination agli Oscar nel 1983. La prima di una lunga serie:
- 1983:nomination come attrice non protagonista per “I Il mondo secondo Garp” (superata da Louis Gossett Jr. e
Charles Durning) - 1984: nomination come attrice non protagonista per “Il grande freddo” (superata da Linda Hunt e Cher)
- 1985: nomination come attrice non protagonista per “Il migliore “ (superata da Peggy Ashcroft)
- 1988: nomination come attrice protagonista per “Attrazione fatale” (superata da Cher)
- 1989 : nomination come attrice non protagonista per ” Le relazioni pericolose” (battuta da Jodie Foster)
- 2012: nomination come attrice protagonista per “Albert Nobbs” (battuta da Meryl Streep)
Che il numero 7 sia il numero fortunato per Glenn Close? Lo sapremo solo il 24 febbraio 2019