Siamo immersi nella settimana di Sanremo, il festival canoro più importante d’Italia e siamo giunti alla 69° edizione ormai. Per il Vintage Friday, ripercorriamo la storia del festival, raccogliendone i momenti iconici.

sanremo-2019-guida Vintage Friday: storia, curiosità e ricordi sul Festival di Sanremo
Fonte foto: Il Post

 

“Sanremo è Sanremo”.

Odiato, amato, seguito: il festival della canzone italiana è un tema discusso ed il polverone, che lo accompagna, torna ciclicamente ogni anno, come il festival stesso.
Nonostante le polemiche, è molto seguito dal pubblico e rimane uno degli eventi italiani più aggreganti, insieme alle partite della Nazionale di calcio.

Sanremo, chiamato anche il Festival della canzone italiana, è una manifestazione canora nata nel 1951 e si svolge ogni anno nella cittadina omonima, nella provincia di Imperia, in Liguria.
Parliamo di uno dei principali eventi mediatici italiani, che ha un riscontro anche all’estero, dove viene trasmesso in diretta, sia in televisione che in radio.
Durante il festival, si esibiscono i cantanti con brani esclusivamente in lingua italiana o in dialetto. I brani vengono votati da giurie scelte e dal voto popolare, tramite televoto.

Il Festival di Sanremo nasce per incrementare il turismo durante la stagione bassa dall’idea dell’allora direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del casinò di Sanremo, Angelo Nicola Amato ed il conduttore radiofonico Angelo Nizza.

Il 29 gennaio 1951 ci fu la prima edizione del Festival di Sanremo, trasmesso via radio. Quell’anno erano solamente tre i concorrenti in gara: Nilla Pizzi, Achille Togliani ed il Duo Fasano.
La prima edizione non destò molto interesse: ci fu bisogno di andare a cercare del pubblico che presenziasse, tanto era scarso.

sanremo1957.630x360 Vintage Friday: storia, curiosità e ricordi sul Festival di Sanremo
Fonte foto: Focus

L’edizione del 1953 introdusse il primo cambio di regolamento: ogni concorrente doveva dare una doppia interpretazione del brano portato, una con un’orchestra classica ed una con un’orchestra più moderna.

L’edizione del 1955, invece, fu la prima ad essere trasmessa in diretta radio-televisiva e fu anche la prima volta in cui la finale venne trasmessa in Eurovisione.

Negli anni Sessanta, si aprì “l’era Bongiorno” (dal 1963 al 1967), che introdusse i cosiddetti “urlatori” sul palco, ovvero artisti come Mina, Adriano Celentano, Bobby Solo e Gino Paoli.

Negli anni, tante furono le regole introdotte, come la divisione tra Big ed aspiranti.

Nonostante diversi artisti si tennero a distanza dalla partecipazione del Festival, decidendo, invece, di partecipare come ospiti, molti furono gli artisti lanciati da Sanremo, come Eros Ramazzotti, Vasco Rossi, Jovanotti e Fiorella Mannoia.
Tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, si rinsaldò l’importanza del palco di Sanremo per lanciare o confermare gli artisti emergenti, come Dolcenera, Francesco Renga ed Arisa.

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Fonte foto: Marcon Festival

Con gli anni, Sanremo è diventato molto di più che un festival solamente canoro: complici dei presentatori carismatici, il Festival è diventato un vero e proprio evento televisivo, con ospiti memorabili, gag comiche e monologhi intensi, che fanno da sfondo al festival musicale.

In 69 anni di vita, Sanremo si è rinnovato mille volte, ma sono rimasti dei momenti memorabili della sua storia: momenti che hanno segnato la storia della televisione italiana, nel bene o nel male.

Uno dei momenti più importanti del festival è sicuramente nel 1958, quando Domenico Modugno cantò la canzone “Nel blu dipinto di Blu”, brano che cambiò la storia della musica, diventando, forse, la canzone italiana più conosciuta e cantata all’estero; il brano arrivò anche terzo all’Eurovision Song Contest. La canzone accompagnò il Paese nella svolta degli anni Cinquanta e del boom economico.

https://www.youtube.com/watch?v=nD8BryVB9d0

 

Nel 1967 il Festival fu scosso da un evento tragico: Luigi Tenco, artista in gara, si tolse la vita dopo la sua esibizione; una grande perdita per la musica italiana.

Ma il Festival, negli anni, si è arricchito anche di tantissimi momenti “particolari”, come nel 1995, quando, durante la serata, un quarantenne minacciò di buttarsi dalla galleria del Teatro Ariston in diretta tv.
Solo dopo si scoprì che l’uomo era stato pagato per inscenare il tutto, ma il conduttore di quell’edizione, Pippo Baudo, si comportò da vero eroe, cercando di negoziare con l’aspirante suicida.

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Fonte foto: Ansa

O quella volta, durante il Sanremo del 2012, che la showgirl Belen Rodriguez scese la famosa scala con un abito con uno spacco “piuttosto” vertiginoso; il vestito di Belen fu subito soggetto di discussioni e meme su Internet.

O la volta che vennero i Queen a cantare sul palco di Sanremo. La loro esibizione destò scandalo, perché gli fu chiesto di cantare in playback. Mercury accettò con molto disappunto e cantò per tutto il tempo allontanando il microfono, così da rendere ben visibile il playback.

Può essere amato o può essere odiato, ma Sanremo, oltre ad essere una gigantesca macchina commerciale, è ormai simbolo della televisione italiana: coi suoi bei momenti, ma anche coi momenti più trash.

“Sanremo è Sanremo”.

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