Tromsø è la città più grande della Norvegia del Nord, da molti conosciuta come la “capitale dell’Artico”.
Famigerata per il suo Museo Polare, memorabile per l’aurora boreale,Tromsø ha come peculiarità rilevante la sua ubicazione, e non solo…
Un paesaggio mozzafiato
La “capitale dell’Artico” , risalta per il contesto che la circonda.
È situata nel mezzo a ripide montagne e profondi fiordi, paesaggio che caratterizza la penisola di Tromshalvøya.
Tutto così vicino, che dalla strada principale, si può ammirare questo spettacolo strabiliante.
Uno scorcio di futuro… dal passato
Pochi km di distanza separano la città di Tromsø, da un piccolo paese, di cui non tutti conoscono l’esistenza.
Per le ridotte dimensioni potremmo quasi parlare di un Villaggio, dove sembra che il tempo si sia fermato,facendo un tuffo nel passato.
All’apparenza un territorio più simile alla Groenlandia, questo grazie alla presenza delle Alpi scandinave che lo rendono per lo più montuoso.
Quello che distingue e rende unico questo piccolo centro urbano è la sua autonomia e il completo utilizzo di energie rinnovabili.
Il sole, l’acqua e il vento
L’utilizzo di energie rinnovabili è un argomento che si sta sensibilizzando in maniera sempre più marcata con il passare del tempo.
Il principio utilizzato dalla popolazione di Mack è quello di utilizzare tutte le risorse naturali sfruttabili.
Non hanno alimentazione elettrica urbana, ossia energia emessa da una centrale.
Utilizzano sistemi tecnologici noti, in modo da sviluppare un energia consona alle loro attività quotidiane.
Come può essere fattibile?
Utilizzano tre metodi distinti per sfruttare al meglio le risorse alternative:
- IMPIANTI FOTOVOLTAICI, dove si immagazina energia solare e si trasforma in corrente elettrica;
- ENERGIA IDROELETTRICA, trasforma l’energia gravitazionale posseduta in grosse masse d’acqua in energia cinetica;
- ENERGIA EOLICA, ossia l’energia prodotta dalle correnti ventose;
Non tralasciando altri principi di sfruttamento delle risorse, anche se minori, come la trasformazione e la conversione in energia di rifiuti organici e oli vegetali.
Questa concezione, se utilizzata in larga scala a livello mondiale, potrebbe portare ad un notevole miglioramento delle condizioni dell’ecosistema.
Potrebbe essere la soluzione globale?
In breve tempo si potrebbe arginare almeno una parte dei danni che si stanno creando alla salute del nostro pianeta.
Un dato di fatto, che sta caratterizzando in modo assolutamente negativo la nostra qualità della vita.
Nonché, sta esaurendo tutte le nostre risorse naturali, e causando sempre più reazioni speculari della natura.
Perché, la natura, anche se svuotata e agonizzante, può a sua volta rivelarsi ancor più devastante.