La festa della mamma è ormai passata, e noi figlie che non siamo mamme ( e in età fertile) per scelte o problemi veniamo sottoposte alla domanda: quando fai un figlio?
Anche se siamo in anni moderni, dove tutto è hi-tech, donna è ancora associato ( solo) ad essere mamma. Alcune volte se per scelta o per altri motivi non lo siete, ben sapete, che iniziano i giudizi. Della famiglia, degli amici, dei conoscenti che si improvvisano medici e consulenti in fecondazione.
Care donne non dovete sentirvi sbagliate se non avete figli perchè non siete sicure, preferite la vostra carriera, o per motivi di salute: non è una colpa.
Le persone sono molto brave a dare giudizi, consigli non richiesti, fare domande non consone, in quel caso alla loro invadenza vi consigliamo una noncuranza.
Se chi legge è uno di quelli a cui piace fare tante domande, vi suggeriamo qualche dritta per non “essere impiccioni”
- avere trent’anni e più non vuol dire essere in dovere di procreare;
- ad una coppia che non ha figli, (per scelta o altri motivi) NON chiedete in continuo a quando l’arrivo del bebè.
- se una donna preferisce la sua carriera non è una donna cattiva, probabilmente rimanderà l’essere mamma.
Le domande care donne, assillano anche chi ha un solo figlio, in quel caso il quesito è: “a quando il secondo?”. Anche questo è sbagliato da fare, scegliere di essere mamma non vuol dire per forza fare figli di continuo; non ci sono regole.
Essere mamma è si bello, ma richiede tanto sacrificio, rinunce, responsabilità, alcune non sono in situazioni tali da riuscire a gestire la maternità, perchè devono subire anche lo stress di essere guardate come alieni?
La gravidanza e il post parto, spesso sono difficili da affrontare, preoccupiamoci di dare assistenza e supporto “reale” a queste donne che spesso lontano dalla famiglia si ritrovano nella solitudine che porta il nuovo ruolo di essere madre.
Si può dare amore in tanti modi, chi oggi non ha figli propri potrà scegliere di adottarli, si può dare assistenza in orfanotrofi.
Impariamo a non giudicare, perchè non sappiamo cosa c’è dietro a quella scelta.
Fonte: una mamma, una figlia, una donna.
Virginia Di Leone