Uscito al cinema il 20 Giugno, “Arrivederci professore” è un film che invita a vivere a pieno la propria vita, a cogliere e affrontare tutte le opportunità che il destino offre, anche e soprattutto, quando non si ha più niente da perdere.
La Storia
Richard Brown (Johnny Depp) è un professore di letteratura di mezz’età, che scopre di avere una forma incurabile di cancro ai polmoni ormai diffuso, per cui gli restano solo pochi mesi di vita.
La notizia è shoccante e in Richard prevalgono la rabbia e la paura all’idea di dover affrontare sua moglie e sua figlia, ma la voglia di esporsi scompare non appena il professore è a tavola con la sua famiglia.
Alla già incresciosa notizia di avere poco tempo da vivere, si aggiunge la confessione spontanea di sua moglie Veronica (Rosemarie DeWitt), che sostiene di tradirlo con il suo diretto superiore, il preside Henry (Ron Livingston).
“Tu stai tradendo tua moglie, Henry, con la moglie di uno stimato docente di questo college! Nello specifico…la mia!”
Da questo momento in poi, Richard inizia a cambiare si lascia andare a sfoghi impulsivi di ogni genere a base di alcool e marijuana.
Decide di rinunciare ad apparenze e convenzioni, iniziando a vivere nel modo più libero e coraggioso possibile ed è su questa stessa filosofia che basa le sue lezioni: da tipiche lezioni teoriche mirate a soddisfare le finalità accademiche a lezioni incentrate sull’amore per i libri, sull’amore per la vita.
Quest’ultime si svolgono al pub, in giardino, tra birre e discorsi sulle persone, sui loro vizi e le risorse da esplorare.
“Mi chiamo Richard, sono il vostro professore, d’ora in poi faremo le cose in modo decisamente diverso! A proposito, se qualcuno vende marijuana, può passare da me durante l’orario d’ufficio?! Grazie, ciao!”
Una vita spericolata quella di Richard che inizierà a risvegliare il suo sopito spirito interiore, che non ha nulla a che vedere con la sua nuova condotta.
A cercare mantenerlo con i piedi per terra sarà il collega Peter (Danny Huston), terrorizzato all’idea di perdere il suo migliore amico e disposto a tutto per aiutarlo.
Arrivederci Professore: La retorica del film
“Spero che i vostri genitori vi abbiano detto che moriremo tutti alla fine! È come se galleggiassimo senza vivere e voi avete un’occasione, afferratela, stringetela, fatela vostra! Non lasciate che vi sfugga neanche un momento!”
Un film dai temi delicati, ma compensato da un’ironia a tratti brillante è il lungometraggio diretto da Wayne Roberts, che incentra l’intera storia su un solo quesito: come affrontare la fine se si è perso troppo tempo quando si godeva di ottima salute?
Diverso dalle solite produzioni americane, questo film seppur incentrato sul tema malattia terminale si presenta molto leggero e addirittura ironico, soprattutto grazie al protagonista, Johnny Depp, capace di grande immedesimazione e improvvisazione tale da garantire alla figura di Richard un successo inimitabile.
Impeccabile la scena nel centro di recupero per malati terminali, dove l’attore riesce a far trasparire in ogni particolare, la tensione e la rassegnazione del suo personaggio.
Nonostante ricordi “American Beauty” e soprattutto “L’attimo fuggente” nel suo invito, a godersi la vita, questo film riesce a associare un umorismo dissacrante a scene di grande intensità assicurando vivacità al racconto.