La sindrome di Rebecca. Quando troviamo un nuovo amore, oltre alle classiche “farfalle nello stomaco”, vedere cuoricini da tutte le parti, volere vedere il nostro amato o la nostra amata tutti i giorni, pronti ad apprezzare tutto di lui e lei, ed accettarlo/a così com’è, con le sue fragilità, le sue debolezze, il suo passato anche. Ma non sempre questo accade, soprattutto per quello amoroso, ed ecco che la paura di quel passato può sfociare in una gelosia particolare.

Cos’è esattamente la sindrome di Rebecca?

gelosia-retroattiva-1 Quando il passato (amoroso) fa male alla coppia
Fonte: Psicoadvisor

La sindrome di Rebecca viene anche detta gelosia retroattiva, ed è una particolare forma di gelosia che si sviluppa nei confronti del proprio partner, e a scatenarla non sono cause “normali” , ma bensì il passato amoroso.

(Il nome “Rebecca” deriva da un film diretto di Alfred Hitchkok a sua volta ispirato a un romanzo, chiamato “Rebecca, la prima moglie” in cui il protagonista, un vedovo che morta la prima moglie si risposa, ma che continua perennemente a fare paragoni tra lei e la nuova moglie).

Una gelosia che può essere più o meno ossessiva, e che può riguardare diversi aspetti della vita amorosa passato del (o della) partner, da quelli più banali (es. i luoghi d’incontro, le canzoni romantiche che raccontavano la loro storia) a quelle più “importanti”, più “intime”, riguardante la sfera sessuale.

La sindrome di Rebecca è più diffusa negli uomini o nelle donne?

Questa forma di gelosia è diffusa sia tra le donne che tra gli uomini, seppure si concentri su aspetti differenti nei due casi.

man-2933991_1920-960x626 Quando il passato (amoroso) fa male alla coppia
Fonte: Pixabay

Nel caso dell’uomo, ad alimentare la “gelosia del passato” è soprattutto i dettagli della sfera sessuale passata della partner:  il numero di precedenti partner, il loro aspetto, il numero di rapporti, durata e frequenza degli atti, utilizzo di pratiche orali e/o anali.

Aspetti che in questi casi creano nell’uomo un perenne senso di “sconfitta”, che si traduce in un’ossessione nei confronti della compagna.

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Fonte: Pixabay

Al contrario la donna che soffre di sindrome di Rebecca si focalizza più sulla sfera sentimentale, con una sensazione di perenne confronto con una ex importante del proprio partner, con la quale ha avuto una storia lunga, oppure con la quale aveva pensato a progetti importanti. Un confronto non diretto, ma che si traduce in una forte insicurezza.

Sia maschile che femminile, la sindrome di Rebecca è un qualcosa che a lungo andare logora qualsiasi rapporto di coppia.

Come se ne può uscire?

Come ogni forma di gelosia, anche la gelosia retroattiva deriva da una scarsa autostima, da una forte possessività verso il proprio o la propria partner, come pure una visione distorta o incompleta. E come nelle altre forme di gelosia, anche nella sindrome di Rebecca la soluzione resta il dialogo.

  1. Parlare con il proprio partner, essere consapevoli che c’è qualcosa che non va, una difficoltà che va risolta, anche con l’ausilio di un esperto qualora sia necessario.
  2. Un altro passo importante è limitare il più possibile la possessività, anche se spesso non è semplice perchè si è inconsapevoli di esserlo. Per comprendere questo, vengono incontro alcune domande che ci si può porre:
  • sono dipendente dalla persona che ho accanto e dalla relazione in corso?
  • desidero che la persona che amo sia dipendente da me?
  • sarei ugualmente realizzato nella vita anche senza la presenza del mio partner?
  • mi fido realmente del mio partner?
  • riesco ad accettare l’idea che se vuole il mio partner ha libertà di tradirmi con chiunque (e che quindi quella di rimanere fedele è una scelta che ha preso in comune accordo con me)?

Domande semplici, ma che rappresentano un primo passo per capire ed uscire dalla “gelosia retroattiva” e ritrovare un rapporto sereno.

SITOGRAFIA

Gelosia retroattiva.net

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