La storia di Viktoria Corte inizia con il sogno di una bambina, che dalla fredda Russia è approdata nel mercato della moda italiana.
Quante volte, da bambine, abbiamo improvvisato delle sfilate con i vestiti delle nostre madri? Il nostro corridoio diventava improvvisamente una sfilata della Milano Fashion Week, dove poter mettere in mostra abiti eleganti o con il giusto stile. Poco importa se erano troppo grandi per le nostre esili gambe, se inciampavano due volte su tre o se apparivamo un poco grottesche. Per noi, quello era il mondo dei sogni.
Lo era anche per Viktoria Corte, imprenditrice digitale del mondo della moda e del fashion, arrivata in Italia dalla Russia in tenera età. Fin da piccola, ha coltivato il pallino della moda, la passione e il tempo hanno affinato il suo senso del gusto. Le competenze tecnologiche, infine, le hanno permesso di cogliere la palla al balzo per lanciarsi nel fashion system con il suo brand: Viktoria Clothes.
Viktoria Corte, com’è nata l’idea di Viktoria Clothes?
È un sogno che coltivo fin da bambina. Ho sempre amato il mondo della moda e adoro lo “stile parigino bon ton”. Ha ispirato la maggior parte delle mie creazioni, dagli abiti corti alle camicette col fiocco. Per me, è fondamentale che la mia proposta rispecchi il mio gusto estetico. Non riuscirei mai a proporre qualcosa che io, francamente, non indosserei, per tagli troppo osé o bassa qualità dei tessuti.
L’idea effettiva di aprire lo store online è nata quando per lavoro ci siamo spostati a Milano, lì abbiamo conosciuto davvero tanta gente, con sogni e ambizioni, mi hanno dato molta carica e così di punto in bianco ho deciso di aprire il mio shop online!
Ho lavorato duramente per trovare i fornitori giusti, per prendere tutti gli accordi migliori, ma soprattutto i più vantaggiosi.
Dopo mesi di duro lavoro, finalmente è uscita online una piccola bozza del mio sito! La home page è stata rivisitata parecchie volte, ma poi ho trovato quella giusta.
C’è qualcuno dei nomi più famosi della moda italiana che ti ha ispirato Viktoria Clothes?
A dire il vero no. Ho sempre considerato il mio mentore Chanel, ma non posso dire che mi abbia ispirato nella scelta dei miei capi.
Dico questo perché i miei modelli non assomigliano minimamente allo stile Chanel, per non parlare dei prezzi. Completamente diversi!
Quello che posso dire però, è che la storia di Chanel mi ha ispirato a seguire il mio più grande sogno.
Qual è secondo te, il segreto per creare una linea di moda che abbia successo?
La parola chiave è originalità! Un Brand che si rispetti deve essere assolutamente originale. Viviamo in un mondo di squali, dove un Brand se può copia i capi di altre aziende, e questo è sbagliato, dobbiamo dare sfogo alla fantasia.
L’altro punto da non sottovalutare è l’aspetto economico, se vuoi che il progetto prenda campo come si deve, devi spendere!
Per quanto mi riguarda non ho mai creduto che si potesse diventare ricchi non facendo nulla e soprattutto non investendo un EURO!
Sperimentandolo in prima persona, vi posso dire che i soldi sono importanti, bisogna pensare a pagare i fornitori, le spedizioni, il corriere, fare l’investimento più grosso che a parer mio è il sito web!
C’è anche da dire che dopo l’investimento iniziale, se il progetto è ben organizzato, sicuramente avrai un ritorno pauroso!
C’è uno dei tuoi capi a cui sei particolarmente legata? Se si, quale e perché?
Devo dire la verità, nonostante gestisca un brand di moda, non sono proprio a mio agio con il mio fisico.
Quando ho scelto i capi per il mio Brand, alcuni li ho scelti solo per far numero, tra questi c’era l’Abito ELLEN.
Vedendolo per la prima volta ho pensato che fosse davvero brutto e per niente femminile. L’ho tenuto nell’appendi-abiti per qualche settimana prima di provarlo.
Avevo organizzato uno shooting fotografico per appunto sponsorizzare i capi griffati Viktoria Corte, e ho dovuto provare tutti i campionari che mi erano stati dati.
Arrivato il turno del famoso abito, appena indossato devo dire che mi sono ricreduta, era davvero morbido e cosa da non sottovalutare, mi copriva i rotolini sulla pancia, che è sempre una cosa buona.
L’ho indossato in più occasioni poi, e tutti mi hanno fatto i complimenti, da quel momento è diventato forse il mio abito preferito.
In una realtà come quella attuale credi sia difficile, secondo la tua esperienza, farsi strada nel mondo della moda?
Assolutamente si. Come ho detto prima, siamo davvero in un mondo che ha poca fantasia. Attenzione, per me la fantasia non è solo creare dei capi originali, ma anche sceglierli, qualora uno non abbia la possibilità di avere una casa di produzione!
Ti racconto un episodio sconvolgente che mi è giusto capitato qualche giorno fa. Ho ricevuto una mail da una ragazza che voleva rivendere i miei capi.
Non è la prima volta: grazie alla mia politica di low cost ho ricevuto parecchie offerte di collaborazione e di rivendita. Sapevo già come muovermi.
Dopo circa un’ora di trattativa telefonica, siamo riuscite a raggiungere un accordo di massima: io le avrei dovuto inoltrare il mio catalogo e lei li avrebbe poi rivenduti sulla sua pagina Facebook.
Mi ha confidato che era il primo progetto ambizioso che portava avanti senza chiedere l’aiuto dei genitori. Voleva ‘lanciarsi’ e cavarsela da sola. Mi sono sentita molto vicina a questa persona. Anche per me questo è stato il mio salto nel buio e anch’io mi sono dedicata a questo progetto nessun aiuto economico.
In una seconda battuta, le ho proposto se volesse seguire un programma di affiliazione con me, anziché investire un’ingente quantità di denaro senza poi ottenere i risultati sperati. Era un accordo vantaggioso per entrambe e anche lei ha accettato, entusiasta.
Tutto, purtroppo, finì nel giro di qualche telefonata. In prima battuta, sbagliai affidandole i prezzi che mi faceva il mio fornitore, perché inizialmente non ci vedevo nulla di male. Disse che anche lei voleva la libertà di poterli scegliere in base a diversi criteri.
Tempo un paio di giorni e mi ricontattò. Scoprì che voleva scavalcarmi, e mi chiedeva il contatto del mio fornitore perché, a sua detta, i capi che avevo io in stock erano troppi pochi per le sue vendite. Le quali, ovviamente non erano ancora partite.
Basita le rispondo che questo non è possibile, anche perché lei non aveva nemmeno la partita iva, ma non l’ha presa bene ed inizia ad inviarmi audio in cui minaccian di dire a tutta Palermo di non comprare dal mio brand e altre cose di questo genere.
Questo per farvi capire che ‘fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio’.
È difficilissimo in questa realtà affrontare un progetto di questo calibro da sole. Fornitori, capi che non arrivano al cliente in tempo, gestire Bartolini o GLS. Non è per nulla facile ed è molto stressante. Arriverete alle 6 di sera con gli occhi gonfi e rossi dalla stanchezza. Non avrete la forza nemmeno di farvi una pasta al pomodoro; ma la cosa che vi darà carica, sarà quando vi svegliate la mattina e prendete il telefono, vedere i messaggi delle vostre clienti con il sorriso! Allora sarà lì che penserete ‘ho fatto la scelta giusta’.
Viktoria Corte, tra i tanti nomi più famosi della moda italiana e straniera, c’è qualcuno che senti di poter considerare tuo mentore?
L’unico Brand di moda a cui ho sempre aspirato è Chanel, ho letto la sua storia su Wikipedia un centinaio di volte, forse perché è molto simile alla mia.
Nonostante i miei capi di abbigliamento c’entrino davvero poco con lo stile di Chanel, mi piace pensare di aver preso ispirazione dal suo coraggio. Il suo stile è unico nel suo genere, non a caso a in Francia lanciò una Boutique di moda maschile infrangendo tutte le regole della Belle Epoque, privilegiando uno stile pressoché sfarzoso.
C’è qualche consiglio che vorresti dare a tutti i giovani aspiranti stilisti?
L’unico consiglio che mi sento di dare è di seguire sempre i propri sogni. È scontata come frase, ma devo dire che io avendola in qualche modo applicata in prima persona, dico a tutti di non sottovalutarla.
I soldi e l’investimento non solo economico, a discapito di quello che si sente in giro bisogna averli per realizzare un progetto come si deve!
Non è una vita facile, svegliarsi alle 6 del mattino, controllare le forniture, contattare Bartolini per sapere se i pacchi sono partiti, pensare alla busta paga delle collaboratrici ecc.
Ma se è il tuo sogno, fallo! Così come le ha ricavate Viktoria Corte, anche voi potrete ottenere tantissime soddisfazioni!
C’è stato mai un momento ‘down’ in cui ti avresti voluto mollare tutto, ma alla fine ti sei fatta forza e ti sei rialzata?
I primi tempi è stato davvero frustrante!
Ho investito davvero tanti soldi, sul nome Viktoria Corte e sul brand Viktoria Clothes, sulla pubblicità sui social network e poi non hanno portato al risultato sperato.
Il pubblico c’era, avevamo quasi 1000 visite al giorno di utenti che erano interessati ai capi in questione, ma solo il 13% acquistava.
Per settimane ci siamo domandati in cosa avevamo sbagliato.
‘Forse non funziona il sito’ o forse il ‘pubblico di Facebook è sbagliato’ e devo puntare solo al pubblico femminile?’ Poi abbiamo capito il problema e abbiamo attuato un piano strategico. Giorno dopo Giorno il brand ha iniziato a farsi conoscere e da lì ha preso il ‘volo’.
È fondamentale farsi una scaletta mentale e porsi degli obbiettivi da raggiungere! È quello che può salvare il progetto!
Parola di Viktoria Corte.