Borat 2 è il secondo film sul giornalista kazako di Sacha Baron Cohen, che ancora una volta si conferma un genio.
Il film è disponibile su Amazon, che avverte che alcune scene non sono adatte ad un pubblico di minori e a bambini minori di tre anni, il che suscita risate senza nemmeno aver visto Borat sullo schermo.
Il cast è pieno di star: Tom Hanks, Sacha Baron Cohen (che è anche, come sappiamo, sceneggiatore del film), Maria Bakalova ecc. La regia è affidata a Jason Woliner.
Anche Borat 2, si conferma un colpo di genio di Sacha Baron Cohen assieme a Il processo dei Chicago 7, film intenso e che vi consigliamo di guardare.
Prepariamoci ad un film che non è politicamente corretto, non si nasconde dietro a mezze parole non dette e affronta tutti i temi importanti in maniera diciamo non convenzionale. Ma d’altronde sono tutte cose che già sapevamo, e non ci saremmo aspettato niente di diverso in Borat 2.
Borat 2: la recensione
Sono passati 14 anni rispetto agli eventi del primo film, e una curiosità che vi segnaliamo subito è la quasi totale segretezza con cui il film è stato girato durante la pandemia. Ovviamente nessuno è stato messo in pericolo, meglio precisarlo.
Per mesi si era vociferato su un possibile Borat 2, lo stesso Sacha Baron Cohen aveva fatto una intendere qualcosa, ma quando si è visto a Los Angeles con il tipico costume di Borat… i dubbi sono volati via in un secondo.
Nei 14 anni che separano le vicende dei due film, Borat, il numero quattro dei giornalisti di tutto il Kazakistan, è diventato un cronista di fa mondiale. Adesso lo fermano per farsi i selfie, e la maschera che serviva al geniale Sacha Baron Cohen per nascondersi, ha una va vita sua ed è una più che invidiabile.
Il film inizia con Borat convocato dal premier kazako. Il giornalista ha trascorso 10 anni in un gulag, e gli viene chiesto di tornare negli Usa per consegnare un regalo al vicepresidente Mike Pence.
Secondo l’immaginario premier kazako del film Borat 2, questo gesto potrebbe aiutare il paese a ritrovare il proprio orgoglio perduto e ad ottenere l’appoggio dell’amministrazione Trump.
Ovviamente anche il viaggio non poteva essere una cosa semplice, e dopo 22 giorni in giro per il mondo, Borat arriva in Texas in piena pandemia e con le elezioni imminenti.
Borat 2 e le donne: qualcosa è cambiato?
In Borat 2, lo stesso personaggio che asseriva che le donne hanno un cervello più piccolo degli uomini, viene inviato negli States con la figlia 15enne con la missione di presentarla come sposa, e offerta di pace, al vicepresidente Mike Pence.
Ma dopo giorni trascorsi con la ragazzina, l’idea di mandarla via (come Melania) per darla in sposa ad un ricco uomo bianco, smuove qualcosa nel profondo del suo cuore. E scopriamo che ne ha uno anche Borat.
Il film tratta anche dell’aborto, ma non nella maniera che ci si aspetta. Borat e la figlia sono in bar, e l’uomo le compra un muffin su cui viene apposta una statuetta decorativa a forma di bambino. La ragazza mangia tutto, e nella scena seguente vediamo un preoccupato Borat parlare con un pastore in una clinica anti abortista, della sua responsabilità di aver messo un bambino nello stomaco di sua figlia. Un capolavoro alla Sacha Baron Cohen.
Ormai conoscerete tutti l’incidente di Rudy Giuliani, ma non vogliamo entrare in maggiori dettagli per non rovinarvi la sorpresa. Molti frammenti di questa scena, sono stati caricati su internet con il preciso scopo di abbattere l’orgoglio repubblicano. Se non sapete di cosa parliamo, guardatevi il film e sappiate che dopo questa scena Giuliani ha chiamato la polizia.
Negli anni ci siamo abituati a Tom Cruise che salta fuori dagli aerei, si catapulta da una macchina all’altra, ma Sacha Baron Cohen si è infiltrato in un rally brulicante di pistoleri armati, e sapete com’era vestito? Con un giubbotto antiproiettile sotto al costume di Borat. Lunga vita a Sacha Baron Cohen.