Bridgerton 2 – recensione
Dopo il successo della prima stagione, Bridgerton torna con una seconda che piace al pubblico nonostante l’assenza del duca di Hastings che tanto aveva tenuti incollati i telespettatori.
Protagonista indiscusso di Bridgerton 2 e il visconte Anthony Bridgerton ma nella serie si trova spazio anche per i fratelli, in particolare Eloise e Benedict. Vediamo allora quali sono stati gli ingredienti di successo e i punti a sfavore di questa seconda stagione.
Bridgerton 2 – la storia d’amore tra Anthony e Kate
Protagonisti principali della seconda stagione sono Anthony e Kate. Anthony è il primogenito della famiglia e in quanto tale si barcamena per rispondere ai suoi doveri di capofamiglia.
Tra questi vi è anche il trovare moglie per continuare la dinastia. Tutte le donne di società però sembra che non gli vadano bene finché non incontra Edwina e Kate Sharma.
Le due sorelle sono molto diverse da loro ed inizialmente Anthony è attratto dalla prima tanto da arrivare al matrimonio. Si accorgerà soltanto in seguito che il suo cuore gli dice di scegliere Kate.
Vediamo dunque il nascere di questo amore che mette in crisi i due protagonisti. Entrambi vogliono mantenere la promessa fatta ad Edwina che tuttavia, alla fine, si accorgerà ella stessa di quanto potente sia il sentimento tra Anthony e Kate.
Bridgerton 2 – Eloise e Benedict
In questa seconda stagione di Bridgerton viene dato spazio anche agli altri fratelli. In particolare Benedict ed Eloise. Vedremo come il primo sarà un consigliere fidato di Anthony mentre al tempo stesso cerchera di farai strada con le proprie forze per continuare la sua passione dell’arte. Per adesso abbiamo avuto soltanto un assaggio di questo personaggio che verrà raccontato meglio nel terzo capitolo della saga.
Per quanto riguarda Eloise, l’avevamo lasciata alle prese con il suo desiderio di scoprire chi fosse lady Whistledown oltre alla sua poca voglia di entrare a fare parte in società. In Bridgerton 2 la vedremo crearsi la sua strada.
La giovane infatti, nel tentativo di smascherare l’identità di colei che lancia pettegolezzi nell’alta società, arriverà a capire che di questo mondo non vuole farne parte. Non le interessano gli sfarzi e i balli, piuttosto la cultura e il comprendere le problematiche reali al di fuori dell’alta società.
Nel tentativo di fare ciò, si imbatterà in Theo, un tipografo per il quale inizierà a nutrire dei sentimenti. Vediamo anche un interessante sviluppo della sua amicizia con Penelope.
Bridgerton 2 – i legami di famiglia e il potere delle donne
A fare da padrone in questa stagione è soprattutto la famiglia. Lo vediamo in tutte le famiglie di alta società. Dai Bridgerton, in cui il lutto per il padre perduto, si farà sentire e sarà di impatto nelle vicende di Anthony, agli Sharma, dove l’amore tra sorelle è al tempo stesso una forza e una rovina.
Vi è anche una forte presenza femminile in questa stagione. Dal legame tra Edwina, Kate e la loro madre, che si sono sostenute a vicenda in assenza di una figura maschile, alla famiglia Featherington dove Portia prenderà le redini e cercherà di risollevare tutti dal fallimento.
Bridgerton 2 – cosa ha funzionato e cosa no?
Sicuramente un punto a favore va dato alla profondità dei personaggi, alle esperienze passate che incidono profondamente nelle relazioni, al senso di dovere che blocca il cuore.
Vi è una crescita dei protagonisti intenti a ritrovare la propria strada e a crearsi un’identità e seguite i propri ideali nonostante gli inganni e le maldicenze.
Rispetto però alla prima stagione, in Bridgerton 2 sono presenti meno scene divertenti che alleggeriscono l’atmosfera e quasi zero scene di sesso, che tanto avevano fatto gola e che rappresentano un po’ il marchio di Shonda Rhimes.
Nel complesso, sebbene il finale scontato autoconclusivo ( anche se nella terza stagione probabilmente rivedremo Kate ed Anthony) che rende un po’ ogni stagione un piccola favola, Bridgerton colpisce ancora.